DESCRIZIONE
Nei quadri narrativi di Bobin, a colorire le sfumature dell’anima c’è solo una lucida consapevolezza e un’attesa della verità, di quella verità che accompagna ogni esistenza. All’inizio, nel primo dei racconti che s’intitola appunto «La parte mancante», si trova un passo che tacitamente segna l’intero sviluppo narrativo e in un certo senso etico di tutto il testo: «È sempre ciò che sei tu ad essere il vero». È vero ciò che si è, quando quello che si è – il nucleo originario della persona – è formato dall’io e dal tu, dall’amore e dall’assenza, dal tempo che scorre e dal tempo che rifluisce, dal Dio che tace e si attende scrivendo. Questo è l’io che è sempre vero. E che è sempre mancante.
L’AUTORE
Christian Bobin è nato nel 1951 a Le Creusot. È poeta e scrittore molto conosciuto in Francia, per la sua scrittura intensa ed efficace, che porta alla luce un sentire profondo intorno all’uomo. «Nella sua scrittura la vita è appesa alle piccole cose quotidiane, a cose esili e fragili. […] Per restituire la vita nella sua essenza, la scrittura si fa altrettanto pura, altrettanto semplice, altrettanto vera, altrettanto “essenziale”» (M. Bertin). Dello stesso autore, presso Servitium sono stati pubblicati Elogio del nulla (20073), Distacco dal mondo (2005), L’equilibrista (2005), La parte mancante (2007), L’ottavo giorno della settimana (2008), L’altra faccia (2010).
Editore:
SERVITIUM EDITRICE
Genere:
Meditazione
Pagine:
88
Pubblicazione:
2007
ISBN:
9788881662869