Aa. Vv.
ALLA LUCE DEL DSM-5 Studi Giuridici CXXXIII
DESCRIZIONE
Il costante richiamo del Magistero della Chiesa alla considerazione dell’uomo, entità unica e irripetibile, se da una parte ha incentivato, in ambito canonico, una indagine psicopatologica di tipo antropofenomenologico ed esistenzialista, dall’altro ha incoraggiato il ricorso a modelli diagnostici che, superando l’impostazione clinico-nosografica su base categoriale, si rivelino funzionali alla descrizione, quanto più possibile rigorosa e puntuale, del profilo di personalità del soggetto, evidenziandone le informazioni relative all’unicità funzionale di ciascuno. In tale ottica, il presente studio si propone di valutare le implicazioni teoriche ed applicative del modello diagnostico dimensionale, recentemente introdotto dal DSM-5, quale strumento idoneo a favorire il dialogo tra giudici e periti nelle cause di nullità per incapacità consensuale. Nella ricerca, infatti, di un lessico comune tra scienza e diritto, si evidenzia sempre più chiaramente come, in base alla più matura riflessione sul concetto di “gravitas”, anche il tratto di personalità, indipendentemente dall’accesso ad un vero e proprio disturbo, possa assumere autonoma valenza patologica e produrre una compromissione della capacità consensuale matrimoniale.
AUTORI
Michela Profita svolge la professione di avvocato sia nel foro civile che in quello ecclesiastico, segnatamente innanzi al Tribunale della Rota Romana al cui albo è iscritta dall’anno 2004. Ha un incarico di docenza in Prassi Processuale Canonica presso la Facoltà di Diritto Canonico dell’Università Cattolica San Vicente Mártir di Valencia (Spagna).
Tonino Cantelmi è dirigente psichiatra del Servizio di Psichiatria IRCCS dell’Ospedale Regina Elena e San Gallicano di Roma. È inoltre docente di Psicopatologia, presso l’Istituto di Psicologia dell’Università Gregoriana.
Editore:
LIBR. EDITRICE VATICANA
Genere:
Diritto Canonico
Pagine:
120
Pubblicazione:
2022
ISBN:
9788826607290