DESCRIZIONE
L’Ultimo uomo rappresenta la prima opera dello scrittore, medico e filosofo svizzero Max Picard (1888-1965), opera che fece grandissima impressione a Rilke. Con ritmi a volte ossessivi, intercalati da parti di alta poesia, viene descritta in uno scenario che la critica di allora definiva apocalittico, la scomposizione dell’essere umano dapprima in singole parti intercambiabili, poi nella perdita di qualsiasi forma di umanità, seguita dalla sua ricomposizione, ad opera del Terribile, in un essere sferico che rotolerà poi nello squallore più assoluto per prati senza erba. Il testo, a tratti in forma dialogica con una misteriosa figura femminile di nome Veronica, salvifica nella sua innocenza, anche a 100 anni dalla sua prima pubblicazione in tedesco, è di grandissima attualità: vi vengono pre-viste guerre, l’uomo nazifascista, eserciti di bambini, epidemie, automobili che si guidano da sole ed infine la desertificazione del pianeta.
AUTORE
Max Picard, nato nella Germania meridionale, ma sempre rimasto svizzero, studiò medicina seguendo corsi di filosofia; si trasferì nel 1919 nella Svizzera Italiana dove rimase fino alla morte avvenuta nel 1965. Le sue opere maggiori (Il volto umano, I limiti della fisiognomica, La fuga davanti a Dio, Hitler in noi stessi, Il mondo del silenzio, Mondo distrutto e mondo indistruttibile, L’uomo e la parola) furono tradotte in molte lingue, fra cui anche il giapponese. Oggi pare esserci un rinnovato interesse per l’Autore, con nuove edizioni delle opere nella Corea del Sud e in Cina.
Editore:
SERVITIUM EDITRICE
Pagine:
208
Pubblicazione:
2023
ISBN:
9788881664467