Un racconto e altri testi pubblicati sul settimanale «Voce del Popolo» negli anni del Premio Taranto
«Non abbiamo visto la casa di Shelley: era tardi. E siamo andati via (eri tu che guidavi) per strade di cui non ho più memoria, se non di una che era piena di foglie e aveva vento. Non ricordo nulla (quei due o tre che tornavano dal galoppatoio bianchi e rossi hanno fermato la tua attenzione, solo la tua); nulla dunque, ma vedo i tuoi colori, sole tue parole, i tuoi sguardi. E te ne sei andata fra volti estranei, in un tram; scomparsa in quella nube di fiati, oltre i vetri. È stato un lampo... (e che notte, ora).»
DESCRIZIONE
«Le notti ritrovate è un racconto pubblicato nel 1951 sul settimanale “Voce del Popolo” di Taranto, finora mai menzionato nelle pubblicazioni e negli studi dedicati al poeta Franco Costabile. Si tratta, peraltro, del suo unico componimento narrativo pervenutoci. In questo volume sono presentati anche altri suoi testi dei quali non sembra esservi traccia nelle ricerche a lui specificamente riservate. Oltre a restituire importanti elementi di novità, tali testi contribuiscono a far luce sugli esordi poetici e narrativi del loro autore, collocandoli nell’àmbito dell’allora prestigioso Premio Taranto che Ungaretti considerò come “il più bel premio d’Italia”. Fonte di forti suggestioni sono anche le riflessioni di Costabile intorno alle pagine de Il mestiere di vivere di Pavese, soprattutto alla luce della tragica scelta che, tredici anni più tardi, egli stesso avrebbe compiuto. Nel finale dolcissimo di questo suo articolo, Costabile fa riferimento a un incontro che ebbe con Pavese: un dettaglio biografico di cui ancora non si era a conoscenza» (Pasqualino Bongiovanni).
AUTORE
FRANCO COSTABILE è nato a Sambiase (ora Lamezia Terme) il 27 agosto 1924. Conseguita la maturità classica, si iscrive alla Facoltà di Lettere dell’Università La Sapienza di Roma dove diviene allievo di Ungaretti ed entra a far parte della sua cerchia letteraria. Ha pubblicato due raccolte poetiche: Via degli ulivi (1950) e La rosa nel bicchiere (1961). Ha curato le Lettere da Sant’Anna di Tasso (1960) per l’editore Cappelli di Bologna, e – con Giorgio Petrocchi e Pietro Citati – La bella età: una ricca antologia per la scuola media edita da Garzanti (1964). Insieme a nomi importanti della letteratura italiana, ha partecipato al libro collettaneo Sette piaghe d`Italia (1964) con alcune tra le sue poesie più illuminanti: Cammina con Dio, 1861 e Il canto dei nuovi emigranti, poema con cui, nello stesso anno, si aggiudica il Premio Frascati. La disgregazione del proprio nucleo familiare in seguito al trasferimento a Milano della moglie e delle due figlie, la morte della madre per un tumore, rappresentano certamente episodi non trascurabili nella vita del poeta già tristemente segnata da una forte depressione di cui soffriva da tempo. Muore suicida nella sua casa di Montesacro il 14 aprile 1965.
MAGGIO 2024
Editore:
LEBEG
Pagine:
64
Pubblicazione:
2024
ISBN:
9788899599263