DESCRIZIONE
Chi è veramente libero? Chi si pensa tale e sente di poter decidere in autonomia, vivendo, di fatto, nel continuo dissidio della scelta, oppure chi si riconosce in un compito ed è costretto a confrontarsi, ogni giorno, con l’idea e l’evidenza stessa del limite? Quello che Massimo Morasso costruisce con questo saggio breve è un appassionante viaggio alla ricerca di una possibile risposta all’eterno dilemma tra obbedienza e libertà. Esso prende il via dalla fulminante risposta del dodicenne Gesù di Nazaret a sua madre – «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?» – con la quale il Cristo descrive profeticamente la propria esistenza nel segno dell’obbedienza, per poi stabilire un dialogo serrato con la letteratura, l’arte e la poesia. Dalla pittura di Grünewald ai romanzi di Jean Paul e Fëdor Dostoevskij, soprattutto la sua Leggenda del Grande Inquisitore, con un insistito scavo della pagina evangelica del ritrovamento di Gesù al tempio, Morasso si muove con sapienza e singolare abilità tra l’anima e la coscienza, «preso – sono parole sue – dalla domanda sul destino o come nulla o come eternità».
AUTORE Massimo Morasso è nato a Genova nel 1964. Germanista di formazione, è saggista, traduttore, critico letterario e poeta. Tra le sue pubblicazioni: le monografie su Cristina Campo (In bianca maglia d’ortiche, Marietti 2010) e William Congdon (Essere trasfigurato, Qiqajon 2010), l’ampio zibaldone metaletterario Il mondo senza Benjamin (Moretti & Vitali 2014), il ciclo poetico de Il portavoce, 1997-2012 (con L’Obliquo 1997 e 2000, Raffaelli 2010 e Jaca Book 2012), e la raccolta L’opera in rosso (Passigli 2016). I suoi ultimi libri editi sono Le Indie di Genova (Lamantica, 2020) e L’amore, il silenzio e la bellezza (Anima Mundi, 2020). Ha vinto dei premi importanti ed è stato tradotto in varie lingue.
Editore:
EDIZIONI FEERIA SAN LEONINO
Genere:
Filosofia
Pagine:
84
Pubblicazione:
2022
ISBN:
9788893730488