Il Medioevo francescano nella propaganda fascista. Con una prefazione di Francesca Roversi Monaco e una postfazione di Pietro Delcorno
Il libro analizza come il regime fascista abbia manipolato la memoria storica francescana per scopi propagandistici, utilizzando le celebrazioni agiografiche di san Francesco e altri santi per rafforzare l`identità nazionale e giustificare ideologie politiche, incluse le leggi razziali.
DESCRIZIONE
Le appropriazioni fasciste del paradigma agiografico francescano rappresentano uno dei casi più espliciti di manipolazione della memoria storica. Ricorrendo a disinvolte forzature, la politica del Ventennio fece dell’epopea francescana medievale un fondamentale snodo propagandistico e ne arruolò personaggi ed eventi nella costruzione della nuova identità nazionale.
Le celebrazioni centenarie di san Francesco (1926), Chiara d’Assisi (1941) e del beato Bernardino da Feltre (1939), in particolare, furono inserite nella cornice politico-ideologica della «rivoluzione» fascista, del conflitto mondiale e, soprattutto, delle leggi razziali.
Il volume rintraccia temi e strategie attraverso la stampa dell’epoca e la libellistica prodotta per tali ricorrenze, fonti privilegiate per intercettare le acrobatiche rimodulazioni politico-confessionali della narrazione agiografica.
AUTORE
DAVIDE RECCHI (1997) si è formato all’Università di Bologna, dove ha conseguito la laurea magistrale in Scienze storiche e orientalistiche.
Editore:
EDIZ.BIBLIOTECA FRANCESCANA
Pagine:
160
Pubblicazione:
2024
ISBN:
9788879624596