“Don Rocco è buono, la sua bontà ispira reverenza sopra ogni sapere. A sentir parlare di modernismo si sarebbe forse fatta la croce, ma molti preti come lui convertirebbero il mondo a Cristo. Io lo vedo in cielo, sopra alquanti vescovi, cardinali e Papi”.
(Antonio Fogazzaro)
DESCRIZIONE
Pubblicata sul Corriere di Roma dal 1° al 3 gennaio 1886 è la novella prediletta dall’autore. Come scrisse nel 1903 Laura Gropallo in Autori italiani d’oggi “in essa, Fogazzaro ha davvero profusa tutta la semplicità e la nobiltà dell’anima sua, rivestendone l’ordito d’arguzia e di penetrazione […] Un prete, a cui vien fatta l’ingiunzione, a prezzo della sua magra cappellania, di licenziar la propria serva di dubbia fama, vi si rifiuta per ispirito di giustizia e di carità”.
AUTORE
Antonio Fogazzaro (Vicenza 1842-1911) dopo gli studi di Giurisprudenza si dedica alla letteratura. Nel 1881 pubblica il suo primo romanzo, Malombra, nel 1885 Daniele Cortis, che esprime la speranza per un rinnovamento sociale ispirato ai valori cristiani. Il re Umberto I lo nomina senatore del Regno nel 1896. Il suo ultimo romanzo, Leila (1910), viene condannato dal Sant’Uffizio.
Editore:
ECRA EDIZIONI
Genere:
Narrativa
Pagine:
72
Formato:
195x125x6
Pubblicazione:
2016
ISBN:
9788865581858